Bologna, 21 gennaio 2022 - Si è riunita oggi pomeriggio la Commissione “Volontariato, Sport, Disabilità” del Consiglio Comunale di Bologna, presieduta da Filippo Diaco, per l’udienza conoscitiva in tema di “Impresa sociale e Riforma del Terzo Settore”. Convocate all’incontro la cooperativa La Fraternità, nella persona del suo referente per Bologna, Francesco Tonelli, e la Comunità Papa Giovanni XXIII, rappresentata da Caterina Brina. Presente in Commissione, tra gli altri, anche Erika Capasso, consigliera delegata in materia di politiche per il terzo settore.
Come Confcooperative Bologna, siamo a segnalare il contributo della cooperativa La Fraternità, che nasce in seno alla Comunità Papa Giovanni XXIII, e che con essa opera in sinergia. “Cooperativa sociale e associazione hanno due ragioni sociali differenti, ma siamo un’unica famiglia, lavoriamo insieme, con gli stessi obiettivi e la parte lavorativa è molto importante. Molte delle persone che accogliamo, che spesso hanno grosse fragilità, non troverebbero lavoro se non ci fosse la cooperativa La Fraternità”, ha spiegato Caterina Brina.
“Don Oreste Benzi ci ha insegnato a immaginare il terzo settore e la cooperazione come “profezia” ha affermato Francesco Tonelli, in apertura del suo intervento, presentando la cooperativa. “Parlando con le amministrazioni comunali dei territori dove operiamo spesso sentiamo dire che le imprese danno risposte occupazionali a persone ben qualificate, noi cooperative sociali siamo risposta per coloro che hanno meno skills e non possiedono le caratteristiche per competere sul mercato del lavoro, ma che hanno la stessa dignità e abitano lo stesso territorio” ha sottolineato Tonelli, parlando dell’impatto sociale degli inserimenti lavorativi svolti da La Fraternità.
Oggi la Fraternità, operativa dal 2002, impiega quasi 400 persone, di cui 96 il cui stato di svantaggio è certificato, e molte altre che vivono uno svantaggio reale, pur non certificato. Circa il 35% di coloro che cooperativa occupa sono persone con svantaggi. Dalla sua fondazione, la cooperativa ha impiegato 1350 persone (44% con fragilità). “Il nostro sviluppo è dovuto all’attenzione dedicataci dal territorio: le nostre attività principali vengono da appalti pubblici relativi a servizi ambientali. Siamo orgogliosi di tenere pulita la città, da quest’anno in partnership con Hera su tutto il territorio metropolitano” ha dichiarato Tonelli che ha mosso due richieste specifiche all’amministrazione comunale bolognese. “Le parole chiave di una collaborazione proficua con le istituzioni sono cooperazione, coprogettazione e condivisione – ha affermato – è quindi importante fare rete per aumentare l’efficacia nell’individuazione dei bisogni delle persone e nella costruzione delle risposte. Sappiamo che le persone in difficoltà chiedono aiuto, bisogna creare protocolli più diretti e più incisivi per dare risposta ai bisogni emergenti”. Tonelli ha proseguito chiedendo di favorire le opportunità di lavoro per le cooperative: “è necessario riconoscere il valore sociale prodotto sul territorio, abbiamo diritto ad un punteggio di premialità sugli appalti”. Da anni, La Fraternità pubblica il proprio bilancio sociale: “per ogni persona svantaggiata che la cooperativa assume riporta sul territorio un valore di circa 6mila euro: quando una persona esce dalla marginalità, ne guadagna tutta la comunità” ha sottolineato Tonelli, che ha chiesto sforzi in questa direzione, pur riconoscendo al Comune di Bologna un impegno su questo fronte, in riferimento ad esempio all’inserimento clausole sociale nei bandi di gara.
Tra i temi del dialogo con il presidente Diaco, anche quello della formazione professionale, ambito di particolare impegno della cooperativa, che come ha spiegato Tonelli costruisce percorsi formativi per i propri collaboratori insieme agli enti e alle organizzazioni del territorio, in particolare con Confcooperative, Associazione alla quale aderisce e con cui collabora.
Erika Capasso ha espresso la convergenza delle linee programmatiche dell’amministrazione con le richieste e le prospettive espresse dal rappresentante della cooperativa.
Da ultima è arrivata anche la disponibilità della consigliera Rita Monticelli, delegata per i diritti umani, a interloquire sui temi dell’udienza.