leNOTIZIE

Il webinar del 30 novembre

Il webinar del 30 novembre

CORALITÀ DELLE AZIONI E CENTRALITÀ DELLA PERSONA:
 ECCO “L’IMPEGNO DELLE COOPERATIVE PER UNO SVILUPPO EQUO E SOSTENIBILE’’

Categorie: Dal Territorio

Tags: Bologna,   Cooperative,   Agenda ONU 2030

Di fronte a una folta platea virtuale, ospiti e relatori del webinar “Ripartiamo dalla Sostenibilità” organizzato da Confcooperative Bologna, hanno evidenziato il modo in cui le Cooperative della Città Metropolitana dovranno comportarsi per seguire le indicazioni dell’Agenda ONU 2030 sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale.

 

Un centinaio di partecipanti connessi contemporaneamente, interventi ampi e approfonditi moderati egregiamente da Alessandra Vaccari, Consulente Senior Sviluppo SostenibilePIESSEPI Consulting, e domande puntuali per approfondire quanto emerso dai singoli relatori: può dirsi un successo il webinar pubblico ‘’Ripartiamo dalla sostenibilità. L’impegno delle Cooperative per uno Sviluppo Equo e Sostenibile”, organizzato da Confcooperative Bologna in collaborazione con BCC Felsinea, Campa, Clai ed Emilbanca.

Al centro, il ruolo e le strategie che le Cooperative della Città Metropolitana dovranno mettere in atto per seguire le indicazioni dell’Agenda ONU 2030 sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale. ‘’Oggi più che mai bisogna considerare l’Agenda 2030 come qualcosa che investirà i comportamenti delle imprese, comprese ovviamente le Cooperative - ha dichiarato in apertura Daniele Ravaglia, Presidente di Confcooperative Bologna - La cooperazione è, infatti, un elemento importante dell’Agenda, a partire dalla lotta alle diseguaglianze e come collante per la coesione sociale. Sono tutti elementi che sono insiti nel nostro DNA. Quello che già stiamo facendo, dobbiamo continuare a farlo ancora di più, raccontando nei dettagli le iniziative per coinvolgere a 360° tutto il mondo della cooperazione''.

Un’idea di approccio corale che ha trovato eco nelle parole di Enrico Giovannini, co-fondatore e portavoce di ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile che, nel corso del proprio intervento, ha messo in evidenza il ruolo fondamentale che le cooperative dovranno avere se si vorrà mettere in pratica gli obiettivi ONU. ‘’Bisogna saper cooperare per attuare l’Agenda 2030, in caso contrario non si può realizzare. Il singolo non può farcela da solo. Per questo motivo il mondo della cooperazione ha una marcia in più. Il modello capitalistico e quello del valore cooperativo devono incontrarsi, adeguarsi ai requisiti del 21° Secolo e mettersi al servizio della comunità’’.

Particolarmente ispirato l’intervento dell’antropologo ed economista di origine nepalese Dipak Raj Pant, nel corso del quale ha sottolineato i tre valori comuni presenti negli ecosistemi umani e su cui si deve lavorare attraverso esempi reali, virtuosi e tangibili per farli diventare sempre più attuali: ’’Il primo è la sostenibilità, che indica l'avere sicurezza di possedere qualcosa. Il secondo è la fairness, il concetto di un gioco pulito, trasparente, giusto. È qualcosa di più dell’uguaglianza. Il terzo e ultimo valore è il benessere inteso come la capacità delle persone di trascendere i problemi quotidiani che li assillano’’.

Pilastri essenziali che Gianluigi Bovini, demografo e membro Segretariato ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile nonché ex-dirigente del Comune di Bologna, ha ricollegato al territorio illustrando come la Regione Emilia Romagna e il Comune di Bologna siano già al lavoro per rendere attuabile l’Agenda 2030 dell’ONU. ‘’La Regione sta seguendo i vari punti per lo Sviluppo Sostenibile: si tratta di temi molto importanti per una sostenibilità che riguarda l’ambiente, l’economia e il sociale. Per quanto riguardo la situazione metropolitana - ha continuato - la città di Bologna è impegnata in un percorso altrettanto importante, avviato nel 2019 e ancora in pieno sviluppo. I punti in questione sono: l’uso sostenibile del suolo, l’economia circolare, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la transazione energetica, la qualità dell’aria, la qualità delle acque, gli ecosistemi e la tutela della biodiversità e la mobilità sostenibili’’.

L’intervento conclusivo, infine, è stato affidato a Gianluca Galletti, economista e in passato Ministro per l’Ambiente: a lui il compito di tirare le fila degli interventi sottolineando, tra le altre cose, sulle similitudini presenti tra le indicazioni ONU e i principi di Confcooperative. ‘’La persona è il centro dell’Agenda 2030, che non a caso è anche la figura che deve essere tutelata dalla società civile. I 17 obiettivi presenti hanno quello come target - ha spiegato - e Confcooperative presenta lo stesso ‘manifesto politico’. Lì si trovano gli elementi per guardare il futuro dell’associazione: ci sono molte realtà che lo stanno già facendo ma occorre continuare lungo questa strada, aggiornare l’attività delle cooperative in questa direzione e abbracciare la centralità della persona sempre di più”.